E' in atto un'offensiva per tornare ai bei tempi dell'affievolimento della patria potestà. Orrore giuridico, in onore degli interessi delle lobby farmaceutiche. E' in atto una campagna denigratoria nei confronti di coloro i quali osano contrapporsi.
Ma la libertà di informazione, e, soprattutto, la libertà individuale, è sancita dalla costituzione o no? Ora vado a rivedermela.
lunedì 10 ottobre 2016
domenica 9 ottobre 2016
venerdì 7 ottobre 2016
Pannella e Lorenzetto
Tempo fa ho letto un fondo sul Giornale di Vicenza, ad opera, è proprio il caso di dirlo, di Stefano Lorenzetto. La morte di Pannella era l'oggetto, e a suo dire aveva preso tempo per scriverlo. Non se la sentiva di scriverlo subito. Dopo averlo letto non potevo che dargli ragione. Era meglio se non lo scriveva per niente. Anch'io ho preso tempo prima di condividere queste riflessioni, al tempo avrei scritto che la mamma degli imbecilli è sempre incinta. Ora invece, il tempo stempera, scrivo che non si sentiva la mancanza a Vicenza di una così fine penna becera e omofoba. O forse, purtroppo, si. In fondo Vicenza è proprio questa. E Lorenzetto la rappresenta bene.
mercoledì 5 ottobre 2016
Stefano Cucchi
Il perito di Roma incaricato dal tribunale, dopo attente analisi, ha stabilito che Stefano Cucchi è morto per una crisi epilettica improvvisa, indipendente dalle lesioni provocate dal pestaggio subito dai carabinieri. Subito dopo ha ripreso in mano un vecchio caso, tale Gesù Cristo, riaperto recentemente, e ha stabilito che è morto di freddo, indipendentemente dalle ferite riportate nella crocifissione ad opera dei centurioni. Assolti sia Ponzio Pilato, che ha dimostrato che al momento della morte si stava lavando le mani, sia i medici dell'ospedale Pertini, che mentre moriva Cucchi hanno dimostrato che stavano giocando a chi metteva le cannule più grosse nei pazienti in competizione con quelli di Vicenza. Unico condannato il Dottor Riboni, reo di aver denunciato il fatto, ed essersi messo così contro il sindacato.
Viva l'Italia.
Viva l'Italia.
giovedì 29 settembre 2016
lunedì 26 settembre 2016
domenica 11 settembre 2016
Oggi, voglio ricordare l'11
settembre.
Uno diverso, che tutti sembrano
dimenticare.
43 anni fa, Salvador Allende moriva
con queste parole:
« Viva Chile!
¡Viva el pueblo! ¡Vivan los trabajadores! Estas son mis últimas palabras y
tengo la certeza de que mi sacrificio no será en vano, tengo la certeza de que,
por lo menos, será una lección moral que castigará la felonía, la cobardía y la
traición. »
Mentre i carri armati militari insediavano
Pinochet, con il supporto di Nixon e i suoi sgherri, e della Cia, si
consumava un delitto contro l'umanità che avrebbe generato 38.254 persone detenute
illegalmente o torturate, mentre altre 3.216 verranno uccise o fatte sparire;
il tutto con la benedizione di Papa Woytila, che si affacciò dalla famosa
finestra con l’orrendo torturatore.
Curiosamente le
vittime sono appena un po’ di più di quelle delle torri gemelle, o 9/11, o
Ground Zero che dir si voglia, sulle cui responsabilità tra l’altro, qualche
dubbio rimane.
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